La tecnologia ha fatto passi da gigante nel campo degli elettrodomestici per la pulizia della casa. Una delle innovazioni di cui si parla di più è, sicuramente, il robot aspirapolvere: un piccolo compagno elettrico che pulisce i pavimenti autonomamente e senza filo!
Robottino pulitore: un design per ogni stile di arredamento
Dall’ uscita del primissimo modello nel lontano 2002, i robot aspirapolvere sono ormai disponibili in tantissimi modelli diversi e dei più disparati. Tuttavia, l’unica forma disponibile è quella circolare o con i bordi arrotondati, con un’altezza che può variare tra i cinque e i dieci centimentri e un diametro di circa trenta centimetri.
Sebbene non sia possibile scegliere la forma, il design e il colore di questo Wall-e domestico sono adattabili allo stile delle proprie case: infatti, sono disponibili modelli dal design moderno, con colori lucidi e rifiniture basic; modelli dal design rustico, con colori opachi e che si adattano ad interni in pietra o in legno e modelli dai colori più vivaci e accesi per risaltare su pavimenti sia chiari che scuri.
Se i vostri mobili sono molto bassi, è consigliabile acquistare un modello di altezza inferiore ai dieci centimenti, in modo da evitare di dover occuparvi personalmente della pulizia sotto i divani. Una forma con i bordi arrotondati ma non completamente rotonda è ottimale per tutte quelle case con molti spigoli stretti.
Le feature innovative per una pulizia ottimale
Ovviamente, quando si parla di elettrodomestici per la pulizia della casa, ciò che interessa è l’effettiva capacità di pulizia e la semplicità con cui tale elettrodomestico è manovrabile. Con il robot aspirapolvere, non ci sarà bisogno di attaccare una spina e di portarsi dietro il cavo in ogni stanza, in quanto questo piccolo pulitore autonomo è ricaribile e si muoverà liberamente attraverso i mobili.
Inoltre, anche per i modelli meno recenti, una completa carica dà un’atonomia di almeno un’ora di pulizia costante, senza interruzioni e, incredibilmente, in completo silenzio! Infatti, questo aspirapolvere automatico è talmente silenzioso che il rumore fastidiosissimo che c’era per casa quando si aspiravano i pavimenti sarà solo un lontano ricordo!
Per quanto riguarda le spatole pulenti del robot aspirapolvere, esse possono essere di gomma, di plastica e in microfibra. La disponibilità di due spatole di materiale diverso permetterà una più profonda pulizia in case con diversi tipi di pavimenti: soprattutto per moquette e tappeti, si consiglia una spatola lunga e di plastica; per parquet e mattonelle ruvide, la spatola di gomma è la miglior scelta.
Curiosità e suggerimenti utili
Se vi state chiedendo quale sia la capacità del sacchetto di questo piccolo robot, non preoccupatevi: per quanto possa contenere meno polvere e sporco di un’aspirapolvere tradizionale, svuotare il sacchetto sarà semplice, veloce e senza perdita di residui. Se volete sbarazzarvi anche di questo peso, vi basterà acquistare un modello che si svuota da solo. Esatto, avete capito bene: i modelli più recenti si svuoteranno in modo autonomo!
Una volta acquistato il robot aspirapolvere, basterà lasciare che compia una scansione dello spazio della casa e, successivamente, impostare l’orario di inizio di pulizia. Se avete degli animali in casa che perdono pelo, è consigliabile impostare il robot in modo che pulisca tutti i giorni, magari durante la notte, e utilizzare spatole in microfibra ( che sono molto efficienti anche per raccogliere i capelli).

Se avete la necessità di installare nel vostro appartamento, nel giardino della vostra villa allora i dispositivi elettronici di ultima generazione noti come telecamere ip possono fare certamente al caso vostro. Questi nuovissimi modelli di telecamere di videosorveglianza presentano infatti delle specifiche caratteristiche che le rendono di gran lunga più vantaggiose in relazione ai classici dispositivi di videosorveglianza a nastro. Vediamone nel dettaglio le caratteristiche.
Caratteristiche dei dispositivi
le telecamere ip sono dispositivi dotati di alimentazione elettrica semplici da installare. Le condizioni necessarie al loro funzionamento sono infatti semplicemente due: disporre di una connessione a internet e di una presa di corrente elettrica. Al momento dell’acquisto generalmente vi verrà fornito in dotazione con le telecamere ip uno speciale software, attraverso il quale è possibile collegare un dispositivo mobile come uno smarthphone o un tablet alle telecamere di sorveglianza e ottenere in tempo reale, ovunque voi vi troviate, a patto che disponiate di una connessione a internet, le immagini catturate dagli obbiettivi delle vostre videocamere in formato digitale.
L’avanzata tecnologia delle telecamere ip infatti fa sì che esse siano in grado di convertire istantaneamente le immagini in informazioni digitali trasmissibili in rete. Le telecamere ip possono essere talvolta dotate di memoria o spazio di archiviazione interna oppure no. Generalmente sono provviste di un alloggiamento per scheda di memoria SD.
Telecamere ip da interni e da esterni
I modelli di telecamere ip disponibili sul mercato sono piuttosto variegati tra loro. anzitutto va fatta una distinzione tra dispositivi di videosorveglianza adatti ad ambienti interni e dispositivi adatti ad ambienti esterni. I primi sono in genere fabbricati in materiali più leggeri e meno resistenti alle variazioni climatiche. Possono coprire angoli di visuale molto diversi. I modelli fish eye sono in grado di offrire una visuale a trecentosessanta gradi sull’intero spazio di sorveglianza.
Per monitorare un loft ad esempio, potrebbe bastare un unico dispositivo fish eye. Alcune telecamere ip contemplano la visione notturna, tra questi in particolar modo quelle pensate per il monitoraggio di ambienti esterni. Le telecamere ip da videosorveglianza in esterni sono fabbricate in materiali termici, particolarmente resistenti alle variazioni di temperatura ed impermeabili; sono pensate appositamente per durare maggiormente all’usura nel tempo.

La glucosamina o glucosammina è coinvolta nella sintesi di alcune proteine e lipidi ed è uno zucchero o un amminopolisaccaride. È una componente essenziale del tessuto cartilagineo. La glucosammina viene utilizzata per scopi connessi alla cura delle articolazioni e sortoforma di integratore, generalmente di glucosamina solfato, trova impiego nella cura dell’ artropatie come l’ artrosi.
Utilizzo della glucosamina nel trattamento dell’artrosi
La glucosamina è rintracciabile maggiormente all’ interno dei gusci di crostacei e artropodi. Può spesso trovarsi in associazione con altre componenti, come la condroitina, oppure da sola. L’ ambito di sperimentazione dell’ assunzione di glucosamina attraverso la dieta è prevalentemente quello dell’ artrosi. L’ artrosi è un processo degenerativo, ossia cronico e non guaribile,ma curabile, come indica il suffisso, causato generalmente dall’ insorgere della vecchiaia, che vede le cartilagini articolari indebolirsi, assottigliarsi e progressivamente scomparire. In questa dolorosa malattia degenerativa la cartilagine articolare viene sostituita dalla formazione di nuovo tessuto osseo.
L’ artrosi è una condizione molto spesso dolorosa e invalidante. Studi clinici hanno evidenziato la validità della glucosamina nella cura dell’ artrosi in quanto contribuirebbe a migliorare le condizioni di salute della cartilagine articolare, rinforzandola e addirittura stimolandone la rigenerazione. Vi sono tuttavia studi che non protendono a favore dell’ utilizzo di alimentari e integratori di glucosamina nella cura dei pazienti colpiti da artropatia, non riscontrandone effetti significativi sulla patologia. Tuttavia sembra che i pazienti sostengano di aver tratto alcuni importanti benefici dalla sua somministrazione, in particolare nella riduzione del dolore osteo articolare e nell’ attenuarsi della rigidità muscolare.
Altri utilizzi della glucosammina
Questo polisaccaride è piuttosto famoso in ambito sportivo in quanto essendo la glucosamina una componente essenziale del tessuto cartilagineo, rappresenta un valido supporto per gli atleti, specialmente in fasi riabilitative, per rinforzare e proteggere i tessuti connettivi e dunque articolazioni, tendini e legamenti. Non essendo assumibile con la semplice alimentazione, considerar il fatto che nessun alimento la contiene, la si assume esclusivamente sottoforma di integratori. Questi ultimi possono contenere glucosamina di sintesi o glucosamina di origine naturale, ricavata prevalentemente dai gusci dei crostacei e degli artropodi.
Può trovarsi, come accennato, in unione con la condroitina, generalmente estratta dalle cartilagini dei bovini adulti, anch’essa ritenuta efficace nella cura delle artropatie poiché favorisce il rinforzo delle strutture articolari cartilaginee. è dunque utilizzata in quanto svolge una azione rinforzante dell’attività della glucosammina. Si raccomanda di affidarsi sempre a prodotti di alta qualità quando si tratti di acquistare integratori alimentari.

In Italia le comunità cittadine non comprendevano solo mercanti e artigiani ma anche esponenti della piccola e della media nobiltà possessori di beni fondiari e di diritti giurisdizionali su villaggi e terre di campagne vicine. La situazione politica all’interno delle città non era molto chiara dato che le funzioni pubbliche erano suddivise tra il vescovo e il conte, e a complicare il tutto interveniva il protagonismo della comunità cittadina che riusciva a farsi sentire dalle autorità locali e dal potere sovrano.
L’Italia dei Comuni
La nascita del Comune avvenne in ogni città in modi diversi e particolari per cui non è possibile effettuare un confronto o una casistica completa. Il periodo in cui appaiono le nuove istituzioni comunali coincide con il periodo della lotta per le investiture, ovvero tra il 1080 e il 1120. L’iniziativa in genere parte dal ceto aristocratico ma in alcune città della Toscana e del Piemonte anche da esponenti del mondo commerciale e imprenditoriale. Il termine consulares, però, indica un gruppo ristretto di famiglie, aristocratiche o borghesi, da cui provengono i consoli che, dapprima, non formano tra loro un ceto chiuso dato che dei consulares potevano far parte sia i nobili immigrati dalle campagne sia gli esponenti più ricchi del mondo mercantile.
I consulares diventeranno gruppi chiusi tra il XII e il XIII secolo, quando il ceto mercantile e artigianale sono tanto potenti che le famiglie al potere cercheranno ostruirne l’ascesa alle stanze del potere. Gli organi di governo del Comune sono l’Arengo, ovvero l’assemblea generale dei cittadini che prende decisioni su problemi di interesse generale, e il Collegio dei consoli che esercita potere esecutivo. I consoli rimangono in carica per massimo un anno così da non rischiare l’affermarsi di regimi personali e da garantire una rotazione.
I meccanismi di potere del Comune
Se all’inizio l’elezione dei consoli veniva effettuata per acclamazione, più tardi divenne necessario introdurre alcune innovazioni istituzionali, per cui l’assemblea generale venne sostituita dal Consiglio maggiore, che esercitava potere deliberativo, e dal Consiglio minore, che affiancava i consoli nell’esercizio delle loro funzioni. Le modalità di elezione cambiavano da una città all’altra, ma tutti garantivano il predominio dei notabili.
Venne riformata anche l’elezione dei consoli, che non venne più effettuata dal Consiglio maggiore, ma tramite due o tre gradi intermedi e sempre assicurando il monopolio politico delle famiglie dominanti. Venne fatta chiarezza anche sull’ambiguità dell’ordinamento comunale originario, in cui particolarmente ambiguo restava il rapporto con il vescovo le cui prerogative giurisdizionali vennero man mano ridimensionate all’interno della città.