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La maca peruviana, il cui nome scientifico è lepidium meyeni, è una pianta originaria delle ande. Era già nota da tempi molto antichi alle popolazioni originarie della regione andina, per le sue proprietà terapeutiche e medicamentose. Si attesta infatti che fosse già utilizzata per la cura di alcune affezioni a carico dell’apparato riproduttivo e come fonte di energia disponibile per il funzionamento corretto dell’organismo. Oggi, rispetto al passato, abbiamo più elementi per capire di cosa è capace questa straordinaria pianta. Vediamo insieme quali benefici si possono trarre dalla sua assunzione.

Cura la sindrome premestruale e l’infertilità

Pare che l’assunzione di maca peruviana sia particolarmente benefica nella cura di disturbi e affezioni dell’apparato riproduttivo femminile. Anzitutto la maca peruviana viene utilizzata nel trattamento della sindrome premestruale, condizione estremamente fastidiosa e in alcuni casi davvero invalidante. La sindrome premestruale infatti comprende una serie di sintomi quali spossatezza, alterazioni dell’umore, irritabilità, ansia fino ad arrivare al manifestarsi di pericolosi episodi depressivi, che possono mettere in serio pericolo la persona che ne è afflitta.

Ha riconosciuti effetti sulla libido, stimolando l’aumento del desiderio sessuale. La maca peruviana è utilizzata altresì nel trattamento dell’infertilità femminile poiché pare renda più attivo l’apparato riproduttivo. Ma non sono soltanto le donne a poter beneficiare degli effetti derivanti dall’assunzione di maca peruviana, essa è infatti molto apprezzata anche dagli uomini.

Proviamo a capire perchè

Migliora le prestazioni sessuali e contrasta la disfunzione erettile

La maca peruviana sembra essere molto utile in caso di disfunzione erettile poiché è in grado di indurre vigorose erezioni. Molti uomini hanno attestato la veridicità di questa affermazione. Questo rende questa pianta già di per sé un ottimo alleato del maschio. Contribuisce con la sua azione a migliorare l’umore, contrastando l’insorgenza di sintomatologie riferibili alla depressione. La maca peruviana non ha semplicemente un effetto meccanico sull’organo sessuale maschile, ma soprattutto ha effetto sulla libido, come per le donne, infatti stimola l’accrescimento del desiderio sessuale anche nel maschio.

Essendo ricca di nutrienti e stimolanti, la maca peruviana è anche uno straordinario energizzante poiché rifornisce il corpo di energia utilizzabile e contrasta condizioni come la stanchezza e la fiacchezza. Per questa sua caratteristica è spesso paragonata al più comune ginseng, consumatissimo in infusi per tenersi su durate le gionate più impegnative. Nonostante le sue proprietà terapeutiche siano ampiamente ricnosciute, la maca peruviana rappresenta comunque una alterativa naturale ai farmaci utilizzati nelle medicina ufficiale per la cura delle affezioni e dei sintomi sopra descritti.

L’affettatrice grazie alla lama circolare di cui è dotata è un ottimo strumento ad alimentazione elettrica, che consente di tagliare perfettamente alimenti di diverso genere.

L’utilizzo dell’affettatrice

Sul mercato è possibile trovare sia affettatrici professionali, adatte ai banchi alimentari, sia affettatrici più agevoli, leggere e minute per uso domestico, semplici da usare, le quali richiedono pochi accorgimenti. Al riguardo, occorre, anzitutto, regolare, l’ampiezza del taglio, mediante un dispositivo meccanico, a seconda dello spessore che si desidera. Si pensi, ad esempio ad una bella fetta di gustoso prosciutto da servire col melone ai nostri ospiti o ad una succulenta fetta di formaggio per farcire il nostro panino nella pausa pranzo.

In secondo luogo, bisogna posizionare l’alimento da tagliare sul vassoio e fissarlo in maniera salda, mediante l’apposito dispositivo a punte, che infilza il prodotto, immobilizzandolo. E per finire, con attenzione ed un pizzico cautela, siamo pronti per usare la nostra affettatrice elettrica, pigiando il tasto di accensione. Quando la lama inizierà velocemente a ruotare, basterà semplicemente far scorrere il vassoio da taglio, tenendolo saldamente per l’ impugnatura, per vedere man mano venire fuori delle fette perfette, da raccogliere sul lato opposto, adeguatamente predisposto a tal fine.

La manutenzione dell’affettatrice

L’affettatrice al pari di ogni altra macchina esige una manutenzione specifica, sia pure semplice, da eseguirsi con cura e costanza secondo le istruzioni fornite dalla casa produttrice. Indubbiamente una precipua attenzione va riservata alla pulizia dell’affettatrice, con prodotti adeguati, trattandosi di un macchinario ad uso alimentare, al fine di rimuoverne ogni traccia che possa alterare gli alimenti da tagliare in futuro. Ci sono affettatrici professionali e affettatrici per uso casalingo.

Le prime sono sostanzialmente costruite in materiali molto resistenti all’usura tipo acciaio inossidabile, con caratteristiche qualitativamente differenti rispetto a quelle proprie delle affettatrici ad uso domestico. Risultano, infatti, più pesanti e potenti e richiedono maggiori precauzioni nell’uso essendo dotate di lame molto affilate. Invece le affettatrici destinate all’uso casalingo hanno costi molto più bassi, sono di dimensioni decisamente più piccole rispetto a quelle professionali per i banchi alimentari dei grandi supermercati, e sono costruite in materiai più leggeri come ad esempio la plastica. Sono poco potenti e quindi hanno una lama con velocità ridotta.In compenso offrono prestazioni assolutamente idonee all’uso che si desidera farne in casa, e pertanto sono assolutamente consigliabili.

Un consiglio: ritirare sempre le fette dal lato opposto a quello del taglio, in quanto la lama, essendo concava, la rende tagliente da un lato e sicura dall’altro.

Occorre rispettare sempre le istruzioni d’uso fornite al momento dell’acquisto dell’affettatrice. Tenere fuori dalla portata dei bambini e ricordarsi di pulirla dopo ogni utilizzo con detergenti consoni a macchinari relativi ad alimenti.

La macchinetta tagliacapelli è un dispositivo dotato di alimentazione elettrica pensato per tagliare i capelli in sicurezza e agevolmente anche senza l’aiuto del parrucchiere. è generalmente preferita dai maschi, poiché in usano maggiormente portare i capelli corti. è un attrezzo molto pratico che richiede poca manutenzione e qualche piccolo accorgimento. vediamo insieme come è fatta e come funziona una tagliacapelli.

Una macchinetta che taglia bene

Una macchina tagliacapelli è costituita da un corpo, dotato di tasto di accensione e da una testina contenente una lama regolabile. il cavo di alimentazione può essere fisso o mobile. La macchina tagliacapelli può avere dunque alimentazione a cavo o batteria ricaricabile tramite apposito dispositivo di alimentazione. L’ampiezza dl taglio è regolabile attraverso una piccola rotella che fa scorrere la lama contro uno speciale pettine in materiale plastico, predisponendo così la misura desiderata del taglio. il principio di funzionamento di una macchinetta tagliacapelli è lo stesso di un regolabarba. Il tagliacapelli è uno strumento sicuro e preciso, capace di tagliare in maniera piuttosto omogenea l’intera chioma in pochi minuti.

Chiunque può utilizzare un tagliacapelli professionale e risparmiare soldi e tempo investiti dal barbiere o dal parrucchiere di fiducia. Ma la tagliacapelli è uno strumento in origine utilizzato proprio dai barbieri, presso i cui saloni troverete modelli potenti e cotruiti in materiali molto resistenti, il che vuol dire meno soggetti ai danni provocati dall’usura. Le lame ovviamente possono essere costruite in materiali differenti, dall’acciaio alla punta di diamante, caratteristica che, insieme alla potenza del motore, ai materiali in cui è realizzato il corpo macchina e alla marca di fabbricazione, incide notevolmente sul prezzo. un tagliacapelli può avere infatti un prezzo estremamente variabile.

Complessità variabili dei tagliacapelli

Un apparecchio dalle prestazioni sufficienti e in materiali di base, senza particolari caratteristiche può avere un costo anche molto basso. Un apparecchio più sofisticato, di ultima generazione, realizzato in materiali pregiati, su cui siano montate lame professionali, magari dotato di manico ergonomico e di presa a cavo usb, può costare invece un bel po’. Per un uso sporadico del tagliacapelli dunque, si consiglia di acquistarne un modello che sintetizzi un buon compromesso tra qualità e prezzo, senza strafare.

Non è infatti assolutamente detto che per ottenere un buon taglio sia necessario investire una gran quantità di denaro, l’importante è utilizzarla correttamente, seguendo le istruzioni riportate dalla casa produttrice nel manuale di istruzioni che riceverete in dotazione al momento dell’acquisto e avere cura di mantenerla pulita dopo ogni utilizzo.

Suddividere il Medioevo in periodi è indispensabile per connotare un’epoca in cui si svilupparono numerose trasformazioni rispetto all’età antica che costruirono la base per l’emergere di una nuova età, quella moderna. Tra la fine dell’età antica e l’inizio di quella moderna si rivela l’esistenza di un’età intermedia diversa, con una sua civiltà e caratterizzata da propri elementi che si può suddividere facilmente nei quattro periodi riconosciuti dalla storiografia.

Le trasformazioni e i cambiamenti dall’età romanica al Medioevo

La storiografia italiana colloca tra la fine dell’impero romano d’Occidente e l’inizio dell’età moderna quattro periodi che fanno parte di un’età intermedia conosciuta come Medioevo. Il primo periodo va dal IV al VII secolo in cui si assiste a una lenta trasformazione del mondo romano e alla comparsa di elementi che in seguito saranno protagonisti di uno sviluppo più compiuto. Si tratta del periodo conosciuto come tarda antichità, in cui vanno esaurendosi i fattori che avevano caratterizzato il mondo romano, ovvero l’unità politica e l’integrazione economica tra le diverse regioni del Mediterraneo e l’importanza del ruolo delle città.

Negli stessi secoli si va affermando il cristianesimo, la cui dottrina verrà definita anche dal punto di vista organizzativo attraverso i concili ecumenici, in cui saranno stabiliti i suoi principali dogmi, mentre la Chiesa inizierà a stabilire una propria organizzazione ispirata a quella civile. Il secondo periodo noto come Alto Medioevo comprende i secoli dal VIII al X: in questi secoli, la vita dei popoli europei diventa ancora più precaria e insicura a causa delle incursioni di Normanni e Saraceni. Inoltre, è proprio in questo periodo che iniziano a nascere quei rapporti feudali destinati a contraddistinguere le società medievali.

L’autunno del Medioevo e la fine degli anni bui

Il terzo periodo è detto Pieno Medioevo, perché è l’età in cui matura e si esprime pienamente la civiltà medievale a ogni livello, sia nell’ambito sociale, politico e religioso che nella letteratura, nella filosofia e nelle arti, dimostrandosi proprio quella civiltà che Dante racconta nella sua Divina Commedia. Nei secoli del Tardo Medioevo, invece, si assiste a una crisi demografica ed economica e a profondi mutamenti che incisero fortemente sulla vita delle popolazioni europee. Iniziarono, infatti, a diffondersi nuovi modelli culturali, nuovi valori religiosi e si rinunciò definitivamente all’ideale dell’impero universale, mentre il papato mise da partele proprie ambizioni di egemonia politica.

Unica data simbolica di quello che fu denominato come l’ ‘autunno del Medioevo’, è quella relativa alla scoperta dell’America da parte di Cristoforo Colombo, ma non tanto perché in quell’anno si assiste a dei reali cambiamenti nella vita politica, sociale ed economica delle popolazioni, ma perché la scoperta stessa provocò l’apertura di frontiere fino ad allora conosciute segnando il culmine delle trasformazioni dell’Europa del Trecento e Quattrocento.